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Gli attori principali degli eSports (oltre ai gamer)


francesco gabriele - 13 Maggio 2020 - 0 comments

Quando parliamo di eSports tendiamo a concentrarci soprattutto sul ruolo dei gamer, dimenticando o a volte ignorando che dietro di loro esiste e ruota una vera e propria industry da milioni di dollari, che funziona, intrattiene e appassiona grazie alle sinergie fra i molti attori che ne fanno parte. Un po’ come succede con una partita di calcio, la cui esperienza diventa memorabile non solo per via delle giocate degli undici in campo, ma anche per il racconto e la spettacolarizzazione che concorrono a farne diversi protagonisti: dagli allenatori ai telecronisti, dagli sponsor ai giornalisti. 

In questo articolo, vogliamo farti familiarizzare con le figure – fisiche e non – del settore eSportivo: da quelle più esposte mediaticamente e che avrai più facilità ad incontrare anche da semplice spettatore, a quelle più nascoste ma che magari, chissà, ti faranno venire voglia di intraprendere qualche nuovo percorso professionale.

Le organizzazioni fondamentali

Gli eSports non esisterebbero se non ci fossero le competizioni organizzate (online e offline). Al loro successo partecipano aziende di vario tipo, che collaborano per garantire una produzione degli eventi di altissimo livello.

• Team: le società professionistiche che mettono sotto contratto i videogiocatori più talentuosi per farli partecipare alle maggiori competizioni ufficiali. I team possono formare squadre di gamer per diversi titoli di gioco e sono strutturati secondo il modello dei tradizionali club sportivi, con delle vere e proprie sedi di allenamento chiamate Gaming House. In Italia i più accreditati sono i Qlash, i Mkers e il Team Exeed, nel mondo, fra gli altri, Team Liquid e Faze Clan.

• Publisher: le case di produzione che pubblicano e mettono in commercio un particolare titolo, del quale possiedono la proprietà intellettuale. I publisher decidono anche come utilizzarlo, apportando modifiche, rilasciando nuove versioni o aggiungendo dei contenuti. Spesso organizzano anche le competizioni ufficiali del proprio titolo (Epic Games lo fa con la Fortnite World Cup).

• Event organizer: altre volte i publisher concedono a organizzazioni third-party la licenza di dare vita a tornei per loro. La più famosa al mondo è ESL; in Italia è molta attiva GEC (Giochi Elettronici Competitivi), che organizza anche un campionato di League of Legends chiamato “Lega Prima” di assoluto prestigio istituzionale.

• Broadcaster: ogni competizione ufficiale di eSports viene trasmessa attraverso una o più piattaforme. Il più delle volte accade su quelle di streaming online – Twitch, Mixer, YouTube e Facebook Gaming – ma sempre più spesso i tornei approdano anche in televisione, come succede in Italia su Sky. Gli organizzatori di eventi o i publisher vendono i diritti di trasmissione a una piattaforma in esclusiva o a più di esse.

• Brand: Nell’ecosistema eSportivo i brand interagiscono con partnership e sponsorizzazioni a qualsiasi livello. Danno nome a competizioni e tornei o li supportano con il proprio logo (la ESL Vodafone Championship, organizzata sui titoli di Clash Royale, Brawl Stars e Counter-Strike, va in scena dal 2005 ed è è il campionato di eSports più longevo in Italia),   compaiono in varie forme all’interno degli stessi videogiochi, stringono partnership con broadcaster, streamer, team e singoli giocatori.

I componenti dei team

«Ai giocatori professionisti, come in qualsiasi sport tradizionale, serve un luogo in cui allenarsi, l’attrezzatura, un mental coach e un vero allenatore con il quale affinare le loro tecniche». Federico Brambilla, ceo del team italiano Exeed.

• Team owner: il presidente di una società professionistica, che spesso coincide con la figura del ceo. Svolge un ruolo del tutto simile a quello del capo di un’azienda di tipo classico, dividendosi tra i risultati sportivi della propria squadra ed obiettivi di marketing e di business. 

• Team manager: ha le stesse mansioni di un direttore di una qualsiasi squadra sportiva tradizionale: forma il team, fa da tramite tra giocatori e dirigenza per la parte gestionale e contrattuale e seleziona nuovi talenti da aggiungere in squadra.

• Head Coach: è esperto di uno specifico titolo, per il quale ricopre le vesti dell’allenatore. Lavora a stretto contatto con i videogiocatori e studia tattiche per sconfiggere gli avversari. Può avvalersi anche di più collaboratori: i defensive e gli offensive coordinator, come succede nel football americano.

• Analyst: è colui che raccoglie informazioni, dati e statistiche sugli avversari, supportando il coach nel perfezionamento delle strategie di gioco. I team più consolidati annoverano entrambe le figure (coach e analyst) per ogni titolo in cui competono.

• Mental coach: deve badare alla tenuta “psicologica” dei videogiocatori, sottoposti quotidianamente a un grande quantitativo di ore passate davanti allo schermo o a lunghissime sessioni di tornei. Dedica particolare attenzione ai rischi di uno stile di vita isolato o sedentario. Applica le basi della psicologia dello Sport al contesto virtuale.

I protagonisti degli eventi

I premi per un torneo di eSports possono arrivare anche a centinaia di migliaia di dollari. Cifre monstre, possibili anche grazie a chi rende gli eventi super appetibili in termini di fruizione, visibilità e marketing.

• Host: è il presentatore ufficiale di una competizione. Introduce sul palco le squadre e i giocatori che ne fanno parte, interagisce spesso con il pubblico presente e, a volte, intervista alcuni dei gamer prima o dopo la gara. 

• Arbitro: anche negli eSports servono una o più figure che assicurano il corretto svolgimento delle partite. L’arbitro controlla che le regole non siano infrante, che i tempi e le scadenze siano rispettati e risolve eventuali dispute o comportamenti scorretti fra giocatori, con licenza di squalifica quando necessario.

• Shoutcaster: spesso abbreviato in caster, è il commentatore ufficiale di una competizione e gioca un ruolo chiave negli eventi di eSports. Deve veicolare le emozioni delle varie giocate al pubblico, spiegando perfettamente ciò che sta accadendo durante una partita , decostruendo efficacemente le dinamiche per tutti coloro che si trovano a seguirla. Mentre l’host agisce dal palco, il caster lavora in uno stand dedicato come un vero e proprio inviato sul campo. Esistono due tipi differenti di caster, di seguito.

• Play-by-play caster: è il telecronista, colui che descrive in maniera puntuale ogni azione di gioco.

• Colour caster: è la voce del commento tecnico, colui che fornisce informazioni o dati supplementari in seguito a un’azione degna di nota.

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