Il gergo tipico del gaming diventa una innovativa chiave per studiare la lingua di Sua Maestà. Merito dell’interessante collaborazione nata tra My English School e il più importante team italiano di eSports: i Mkers. Si tratta di veri e propri corsi di inglese in grado di unire entertainment ed educazione: un altro passo concreto per uscire dai soliti luoghi comuni legati al mondo dei videogiochi.
L’idea alla base della partnership è che giocando, gli utenti approfondiscano il significato di molti termini, ne scoprano degli altri e interagiscano con gli altri player acquisendo dimestichezza nel dialogo. Il progetto entrerà anche nelle scuole grazie a uno specifico road show che permetterà agli studenti di partecipare nei propri istituti durante le giornate di lezione.

Thomas De Gasperi, co-founder Mkers e PRO Player FIFA. Via Pagina Fb @fut18italia
Parole chiave dell’iniziativa: innovazione, ambizione e internazionalizzazione. Quest’ultimo, in particolare, è l’aspetto su cui puntano i Mkers, come racconta Thomas De Gasperi: «Per gli atleti inizia a essere una necessità conoscere l’inglese, in termini di creazione di contenuti ma anche di partecipazione agli eventi europei o mondiali, nei quali l’unica lingua utilizzata è proprio l’inglese».
Gli fa eco Luigi Sguerri, CEO di My English School, che sottolinea l’importanza dello sviluppo del settore gaming in Italia: «Siamo noi stessi, in campo didattico, trend setter e innovatori e oggi assieme a Mkers e Infront (partner strategico di Mkers, ndr) sentiamo di stare contribuendo in maniera importante allo sviluppo di qualcosa di utile, divertente e originale. My English School è orgogliosa di supportare chi gioca, ma anche chi segue gli eSports».
Cover via Pagina Facebook @mkersofficial