Essere esperti di videogiochi è ormai una skill da mettere in evidenza nel proprio curriculum. Lo testimonia la campagna “Add gaming experience to your cv“ lanciata in Norvegia dall’agenzia di recruiting Manpower e destinata a rivoluzionare forse per sempre il modo di interpretare le abilità strategiche di un gamer.
L’iniziativa, veicolata su piattaforme come Snapchat, YouTube e TwitchTV, prende le mosse da un dato: 71.000 giovani norvegesi non hanno un lavoro né frequentano scuole superiori o università. Giocano però ai videogames, e come dimostrato da diversi studi scientifici, è così che sviluppano molte delle loro capacità cognitive, sociali e di problem solving.
L’idea di Manpower è quella di mettere al servizio delle aziende l’esperienza di gioco maturata da pro players, streamers, casters ma anche semplici appassionati e casual gamers, offrendo loro una concreta opportunità di impiego e dunque di guadagno.
Nello specifico, l’agenzia ha aggiunto una nuova sezione al modulo di registrazione del sito, consentendo ai candidati di includere fra le proprie competenze quelle del gaming e invitandoli a spiegare in che modo sarebbero funzionali in un eventuale contesto lavorativo.
Il risultato? Una mole impressionanti di nuovi curricula ricevuti e più di 50.000 visitatori unici in più sul portale. La professionalizzazione del gaming è appena cominciata.