E se vi dicessimo che su un’isola sperduta e deserta, esiste una biblioteca che, con oltre 200 libri, custodisce il tesoro di centinaia di articoli dichiarati illegali e censurati? E se la mappa del tesoro fosse a portata di mouse?
Non si tratta di una fantasia romanzesca o di una trama complottista, ma è il progetto nobile ed ambizioso nato dalla collaborazione tra Reporter Senza Frontiere (un’organizzazione no-profit, con sede a Parigi, impegnata nella lotta per la libertà di stampa a livello globale), l’agenzia pubblicitaria tedesca DDB e l’azienda britannica BlockWorks, specializzata in progettazione di architetture 3D su Minecraft.
Proprio così, la biblioteca è stata costruita con dodici milioni e mezzo dei celebri blocchi del gioco open-word più famoso del mondo.
La sua community di oltre 145 milioni di giocatori e la sua capacità di mettere creatività e libertà al centro della propria essenza, hanno reso Minecraft il suolo ideale per un’idea rivoluzionaria.
Su Minecraft ogni giocatore può creare il suo personalissimo mondo, in maniera totalmente libera. Si può costruire di tutto, anche una biblioteca che dia voce a cinque giornalisti ammutoliti dall’oppressione dei rispettivi paesi.
L’idea è stata quella di dare vita ad una piattaforma, accessibile da chiunque e da ovunque, per combattere la censura. Una “Open Library” in un “Open “World”, dove ogni voce possa essere ascoltata e dove milioni e milioni di rappresentanti delle nuove generazioni possano informarsi liberamente sulla realtà di ogni vicenda politica attuale, senza eccezione alcuna.
The Uncensored Library, così l’hanno chiamata i suoi creatori, è suddivisa in cinque aree, ciascuna dedicata ad un giornalista e al paese che lo ha censurato.
Yulia Berezovskaia per la Russia, Jamal Khasoggi per l’Arabia Saudita, Nguyen Van Dai per il Vietnam, Javier Valdez per il Messico e il portale Meda Masr per l’Egitto. Per ogni area è possibile accedere agli articoli dell’autore in inglese o in lingua originale.
Dall’ingresso dominato dalla mappa del mondo rappresentata secondo il ranking del Press Freedom Index (un ranking annuale stilato sempre da Reporter senza frontiere), fino allo stile neoclassico delle sale, tutta la biblioteca celebra il potere della verità sull’oppressione.
Gli articoli censurati nel mondo reale, diventano libri incensurabili su quello di Minecraft.
Il 12 Marzo 2o2o, oltre alle porte della biblioteca, si è aperta anche la possibilità che l’opinione pubblica comprenda che i videogiochi sono solo una nuova forma di produrre cultura. E la cultura porta sempre con sé la libertà.
“L’unico modo per combattere la censura è condividere e diffondere tutto quello che è stato censurato.”
Yulia Berezovskaia