Come avevamo annunciato, il rapper Travis Scott ha organizzato il suo tour Astronomical dentro Fortnite. E WASD non poteva non esserci, così ci sono andato.
Mi sono fatto vivo per l’appuntamento delle 16 in Italia. C’era già un bel po’ di gente in giro per la mappa (nel mondo hanno partecipato 12 milioni di persone). Ho trovato un posticino tranquillo (dove non sarei stato ucciso da qualche giocatore su di giri) e ho aspettato l’inizio dell’evento. Da lì ho raggiunto il palco: piccolo, ho pensato. Come mi sbagliavo.
Perché il concerto inizia col botto. Nel senso che io e gli altri giocatori veniamo scaraventati lontano da una potentissima esplosione, dalla quale emerge un Travis Scott titanico, una sorta di Colosso di Rodi che calpesta l’isola di Fortnite mentre canta Sicko Mode.
Impossibile non vederlo. Anche perché ci troviamo trasportati di forza in un cono di luce che ci trascina proprio addosso a lui. L’atmosfera è elettrica. Sono circondato da ologrammi giganti mentre cerco di vedere il più possibile quello che succede intorno a me ma è quasi troppo.
Faccio salti altissimi e mi ritrovo a correre sull’acqua, mentre il cielo cambia di continuo e Travis si fa prima infuocato, poi elettrico, fino a diventare fluo. Parte Goosebumps ed effettivamente il momento è da pelle d’oca. Mi rendo conto che ci stiamo lasciando alle spalle il mondo di Fortnite come lo conoscevamo. Cambia il paesaggio e cambiano le regole della fisica.
Ne ho la conferma quando mi ritrovo in fondo a un mare torbido in cui galleggia un Travis gigante. Adesso risuona Highest in the Room. Poi, non so come, sto volando in mezzo a un’aurora boreale.
A questo punto ho perso completamente il controllo e sfreccio in uno spazio turbinante, attirato in modo irresistibile da una specie di altoparlante / pianeta. La traccia qui è The Scotts, il pezzo scritto con Kid Cudi.
Poi il pianeta esplode e mi perdo in un lampo di luce. Sono nuovamente sull’isola di Fortnite, sto atterrando dolcemente con il mio deltaplano.
È durato tutto meno di dieci minuti, ma è stata un’esperienza stravolgente. L’ho registrata, perché qualcuno dice che questo è il futuro dell’intrattenimento e forse è vero. Se poi proviamo a immaginarlo in VR, questo è l’inizio di una rivoluzione.