Da un paio di mesi c’è un nuovo milionario in giro per il mondo, e ha solo 16 anni.
È Kyle Giersdorf, ma tutti lo conoscono come “Bugha“. Si è laureato campione del mondo di Fortnite lo scorso luglio all’Arthur Ashe Stadium di New York, il mitico impianto che ospita la finale degli US Open di tennis. L’emozione dei riflettori puntati, un pizzico della fiducia tipica dei fuoriclasse – «dopo la prima importante partita vinta, ho capito che sarei potuto arrivare in fondo» – e soprattutto 3 milioni di dollari in più sul proprio conto in banca all’indomani della competizione. Mica male per uno nato nel 2002, no?
L’adolescente della Pennsylvania non è semplicemente un bambino prodigio, o per lo meno non solo. Da anni gioca a Fortnite a tempo pieno per i Sentinels, pro team di eSports fra i migliori negli States. Per la World Cup si è preparato a lungo, giorno dopo giorno, ora dopo ora, e adesso «tutto il duro lavoro è stato ripagato», come ha dichiarato seduto al Tonight Show di Jimmy Fallon.
Ed è questo l’aspetto che più colpisce della sua storia. Il trionfo di Bugha non è figlio del caso, ma il risultato di un talento coltivato in modo attento e rigoroso, di una passione trasformata in professione nell’unico modo possibile: attraverso dedizione, spirito di sacrificio, voglia di migliorarsi. Cosa c’è di diverso rispetto a un giovane atleta alle prese col sogno Olimpiadi?
A pensarci bene nulla, se non quel piccolissimo particolare dei 3 milioni di dollari in tasca. Oggi con Fortnite si diventa ricchi (chiedere anche allo streamer Ninja), con il nuoto, la pallavolo, persino col calcio, molto meno.
In Cover, Kyle Giersdorf, in arte Bugha. Via Pagina Facebook FortniteGameITALIA